Zone erogene nella donna: dove nasce il piacere femminile

Quali sono le zone erogene donna? Per zona erogena si intende una parte del corpo che, quando viene toccata, provoca eccitazione e piacere sessuale.

Esistono delle parti del corpo normalmente considerate come erogene perché stimolano piacere nella maggior parte delle donne. Come per esempio quella uro-genitale oppure i capezzoli.

Eppure sappiamo che tutto il corpo può essere in verità una zona erogena femminile, si tratta di una questione puramente soggettiva. Alcune donne possono eccitarsi quando le accarezzano la schiena o le gambe per esempio1.

Come nascono le zone erogene femminili

Non è semplice capire come nascono le zone erogene femminili. Questo pderché la loro formazione dipende più che altro da fattori innati e altri invece si acquiscono con il tempo.

Secondo la scienza a giocare un ruolo fondamentale nello sviluppo della percezione sensoriale e quella che dopo sarà la sessualità è il contatto fisico con la madre già durante i primi anni di vita.

Generalmente le bambine vengono coccolate e baciate di più rispetto ai bambini, ecco perché le donne hanno un numero di zone erogene superiori rispetto alle donne.

La zona erogena però come può arrecare piacere può portare anche fastidio o provocare solletico. Quando la donna è completamente rilassata, allora la zona erogena provoca piacere ed eccitazione.

Quando invece lei è nervosa, preoccupata, stressata o comunque non si sente a suo agio in quel preciso momento ecco che la stimolazione delle zone erogene può addirittura essere fastidiosa.

Zone erogene nella donna: creare una mappa del suo corpo

Conoscere le zone erogene della donna ti permette sicuramente si aumentare l’intesa. Riesci a creare una vera e propria mappa mentale quando hai con la stessa persona non solo rapporti sessuali ripetuti, ma anche una connessione sentimentale2.

Quando sai quali sono le zone erogene della tua partner per esempio, hai tra le mani un tesoro prezioso per riaccendere la passione di coppia. Sapere cosa piace o non piace alla tua donna ti aiuta a riaccendere il fuoco e trasportarla in un mondo fatto di piacere.

Molto spesso infatti la donna tende a perdere interesse sessuale per il proprio partner proprio perché quest’ultimo, spesso anche dopo anni di relazione, non sa ancora cosa le piace e come fare a eccitarla. Questo è molto più importante della durata media di un rapporto sessuale perché viene visto questo come una mancanza d’interesse e di egoismo, dove l’uomo semplicemente pensa al proprio piacere senza interessarti di cosa piace a lei.

Le zone erogene femminili si suddividono in tre categorie. Ci sono quelle primarie, secondarie e potenziali. Scopri noi quali sono le differenze e il perché di questa catalogazione.

zone erogene femminili
Quali sono le zone erogene femminili?

Zone erogene femminili primarie

Si intende per zone erogene delle donne primarie quelle devono essere stimolate ed eccitate per poter raggiungere il piacere. Le più importanti sono sempre il clitoride e la vagina.

Il clitoride è considerato uno dei massimi punti erogeni perché ricchissima di terminazioni nervose. Attraverso la corretta stimolazione, cioè con carezze e movimenti circolari dolci, è possibile portare la donna al massimo piacere e farle raggiungere l’orgasmo.

Difficilmente infatti una donna riesce a raggiungere l’orgasmo con la semplice penetrazione. Fai attenzione però perché una cattiva stimolazione del clitoride può risultare addirittura fastidiosa.

Per stimolare invece la vagina serve la penetrazione vera e propria, attraverso le posizioni del Kamasutra migliori per l’uomo, con le quali riesci a offrire a lei il massimo piacere3.

Infine rientra tra le zone erogene femminili primarie anche la stimolazione del perineo, situato tra genitali e ano. Anche questa parte del corpo infatti è ricca di numerose terminazioni nervose.

Zone erogene donna secondarie

Le zone erogene femminili secondarie sono delle mucose o delle porzioni di pelle che, quando stimolate e accarezzate grazie a pressioni e strusciamenti, portano a un tipo di eccitazione simile o uguale a quello delle zone primarie.

A differenza però delle primarie, e questo è sicuramente il punto distintivo, non sono necessarie per poter raggiungere l’orgasmo.

Rientrano in questa categoria:

  • Le natiche
  • Il pube
  • Grandi e piccole labbra
  • Ingresso della vagina
  • Ano
  • Capezzoli

Zone erogene delle donne potenziali

Quali sono le zone erogene femminili potenziali invece? Ci si riferisce a loro come potenziali perché variano da una persona all’altra, sia dal punto di vista della localizzazione sia da quello delle sensazioni che apporta.

Si tratta di zone del corpo che la donna può arrivare a scoprire sia attraverso l’autoerotismo sia le pratiche sessuali con uno o più partner.

Non possono portare all’orgasmo, però a l’eccitamento necessario prima del rapporto sessuale penetrativo si. Di solito queste zone erogene della tua donna le arrivi a scoprire con il tempo, oppure sarà lei a guidarti alla scoperta del suo corpo.

Alcune di queste zone erogene femminili sono piuttosto inaspettate. Magari una tua ex partner non si eccitava se toccavi una di queste parti del corpo, mentre la tua attuale partner sessuale si. Tra le zone erogene potenziali ci sono:

  • Il cuoio capelluto: prova ad accarezzare con i polpastrelli il suo cuoio capelluto, sapevi che rilascia in questo modo endorfine di forma immediata?
  • Ginocchia: la pelle delle ginocchia è molto sensibile, soprattutto la parte posteriore che è più delicata e sottile. Massaggiala e baciala per aumentare il suo desiderio sessuale.
  • Orecchie: la zona interna dell’orecchio è ricca di terminazioni nervose. Mordicchia i lobi, lecca l’interno e sussurrale nell’orecchio per stimolarle ed eccitarle.
  • Interno del gomito e delle braccia: sono zone che molte donne amano le vengano toccate, baciate o leccate con la punta della lingua.
  • Ombelico: i baci all’ombelico sono per molte donne davvero piacevoli.

Conclusioni

Riassumendo quanto detto finora le zone erogene femminili hanno origine dal rapporto con la madre. Nel corso del tempo però possono modificarsi o nascerne di nuove. La cosa importante è si capire quali sono le zone erogene delle tua partner in modo tale da poterle provocare piacere, però anche connettere con lei mentalmente.

La prima vera zona erogena infatti resta sempre il cervello. Quando la tua lei è stressata, ansiosa o non a suo agio, qualsiasi zona erogena del suo corpo se stimolata può addirittura diventare motivo di fastidio.

Bibliografia

  1. Younis, Ihab, Menhaabdel Fattah, and Marwa Maamoun. “Female hot spots: extragenital erogenous zones.” Human Andrology 6.1 (2016): 20-26.
  2. Nummenmaa, Lauri, et al. “Topography of human erogenous zones.” Archives of sexual behavior 45.5 (2016): 1207-1216.
  3. Krejčová, Lucie, et al. “Kamasutra in Practice: The Use of Sexual Positions in the Czech Population and Their Association With Female Coital Orgasm Potential.” Sexual medicine 8.4 (2020): 767-776.

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